Il cavallo è un animale che in natura percorre in media al giorno una trentina di km. La gestione scuderizzata ovviamente non lo permette e il cavallo si trova costretto a rallentare. In questo modo si presentano tutti i problemi legati alla stabulazione. Gli zoccoli sono come pompe, infatti si dice che un cavallo ha 5 cuori, che ad ogni passo respingono il sangue in circolo. La ferratura e l’immobilità fanno si che questi cuori accessori non lavorino più come dovrebbero. Insorgono così i noti problemi di gonfiore agli arti, e la necessità di fasciare i cavalli. Inoltre avendo anche un’alimentazione molto più calorica e concentrata di quella che avrebbero in natura, si trovano ad avere un apparato gastroenterico molto sollecitato, e gli organi emuntori si trovano a dover sopportare una grande mole di lavoro per tenere “pulito il terreno”. Quando a questa situazione, delicata ma compensata, si aggiunge un intenso lavoro muscolare, con una sostanziosa produzione di cataboliti muscolari, facilmente si arriva ad una condizione di “intasamento”. Il fegato, già molto sollecitato fa fatica a stare dietro alla metabolizzazione dei cataboliti muscolari, e va in affaticamento. Così ci si trova ad avere scorie e tossine che permangono nel ciclo ematico, invece di essere filtrate ed escrete. Queste tossine dal circolo tendono poi nuovamente a depositarsi nei tessuti, causando rigidità e sensazione di affaticamento muscolare precoce.
Un buon piano di drenaggio, effettuato a cicli, può aiutare molto a mantenere i muscoli “puliti” ed ossigenati, e in generale al mantenimento del benessere del cavallo.
Normalmente si consiglia di cominciare un ciclo di drenaggio ( omeopatico o fitoterapico che sia) in concomitanza o prima dell’inizio dei trattamenti, in quanto con i trattamenti, si mobilizzano e si riversano nel sangue i cataboliti muscolari, diretti al fegato, che deve essere pronto a smaltirli. Di solito il drenaggio si effettua per un mese almeno, ed è opportuno effettuare almeno tre cicli all’anno.
Un buon piano di drenaggio, effettuato a cicli, può aiutare molto a mantenere i muscoli “puliti” ed ossigenati, e in generale al mantenimento del benessere del cavallo.
Normalmente si consiglia di cominciare un ciclo di drenaggio ( omeopatico o fitoterapico che sia) in concomitanza o prima dell’inizio dei trattamenti, in quanto con i trattamenti, si mobilizzano e si riversano nel sangue i cataboliti muscolari, diretti al fegato, che deve essere pronto a smaltirli. Di solito il drenaggio si effettua per un mese almeno, ed è opportuno effettuare almeno tre cicli all’anno.